Bassorilievo cavallo alato di San Marco, Palazzo della Ragione, Bergamo Alta
AVVOCATA ROBERTA RIBON
LETTURE CONSIGLIATE
Alcune letture ci consentono di approfondire temi già noti, altre ci incuriosiscono a tal punto da avvicinarci ad orizzonti per noi ancora inediti.
Possiamo lasciarci catturare… o fuggirne…
In questa sezione di letture consigliate sono inserite alcune proposte… a voi la scelta…
Critica della Vittima
di Daniele Giglioli
Editore Nottetempo
Anno 2014
Pagine 128
Segnalo questa piccola ma densa monografia grazie alla quale cambiare prospettiva aiuta a non perdere lo sguardo d’insieme…
“La vittima è l’eroe del nostro tempo. Essere vittime dà prestigio, impone ascolto, promette e promuove riconoscimento, attiva un potente generatore di identità, diritto, autostima. Immunizza da ogni critica, garantisce innocenza al di là di ogni ragionevole dubbio. Come potrebbe la vittima essere colpevole, e anzi responsabile di qualcosa? Non ha fatto, le è stato fatto. Non agisce, patisce. Nella vittima si articolano mancanza e rivendicazione, debolezza e pretesa, desiderio di avere e desiderio di essere. Non siamo ciò che facciamo, ma ciò che ci hanno tolto. È tempo però di superare questo paradigma paralizzante, e ridisegnare i tracciati di una prassi, di un’azione del soggetto nel mondo: in credito di futuro, non di passato”.
Giustizia riparativa e dinamiche costituzionali
di Anna Lorenzetti
Editore Franco Angeli
Anno 2018
Pagine 244
“L’inaspettato incontro con Anna Lorenzetti ha rappresentato nel tracciato della mia esperienza di mediatrice penale una discesa verso livelli di profondità intellettuale sempre più intensi, rimasti prima inesplorati. Appassionata e infaticabile, schietta e rigorosa, amica cara che con questa monografia dischiude spazi inediti di approfondimento rispetto all’impatto della giustizia riparativa sul sistema e sull’impianto dei diritti individuali alla ricerca di una soluzione costituzionalmente preferibile. Provo gratitudine…”.
Il girasole. I limiti del perdono
di Simon Wiesenthal
Editore Garzanti Libri
Anno 2006
Pagine 225
«Nel giugno del 1942, a Leopoli, in circostanze insolite, una giovane SS che stava per morire mi confessò i suoi delitti. Voleva morire in pace, mi disse, dopo avere ottenuto il perdono da un ebreo. Ritenni di dover rifiutarglielo. Questa vicenda continua a tormentarmi. Così decisi di fissarla per iscritto, e alla fine del mio racconto rivolgo la domanda che ancor oggi merita una risposta, per il suo significato politico, filosofico e religioso: ho avuto ragione o torto negando il perdono?»
Termina con questo atroce interrogativo la prima parte de Il Girasole, opera di Simon Wiesenthal, cui mi sono avvicinata grazie alle stimolanti riflessioni di Piero Stefani.
Wiesenthal, ancora profondamente turbato da quell’esperienza, a distanza di decenni da quell’incontro decide di inviare il manoscritto del suo racconto ad esponenti del mondo della cultura, della politica e della religione per riceverne una risposta. Ciò che nasce è una profonda riflessione sul tema del perdono e con esso del perdono per conto di altri. Karl, il nazista che invoca il perdono, parla a nome di se stesso. Simon, l’ebreo, è chiamato a perdonare in qualità di rappresentante casuale, collettivo e impersonale delle vittime dell’Olocausto.
E’ pensabile una riconciliazione entro una tale asimmetria?
LaRose
di Louise Erdrich
Editore Feltrinelli
Anno 2016
Pagine 464
Ricevere un libro porta sempre con sé un alito di spirito di chi te ne fa dono.
“LaRose” di Louise Erdrich, edito da Feltrinelli Editore, racchiude la sacralità dei rapporti umani, liberando i demoni che vi si annidano e che urlano risentimento e vendetta.
Parla di sciagure, di colpe, ma anche di genuina e preziosa solidarietà tra esseri umani, di espiazione e riparazione.
Il piccolo LaRose, con i suoi cinque anni ed un nome mistico e speciale, tramandato di generazione in generazione, viene affidato dai propri genitori alla famiglia del cuginetto Dusty quale risarcimento della sua morte.
Secondo l’antica tradizione indiana, chi aveva privato una famiglia di un figlio poteva riparare lasciando che si prendesse cura di un ragazzo “equivalente”. E allora, chi meglio del figlio dell’assassino può alleviare il dolore di una coppia di genitori gettati nella disperazione più cieca, nella speranza che questo valga anche a placare ogni sentimento di vendetta che possa alimentarsi nel loro animo distrutto?
“Aveva sentito parlare di queste forme di adozione negli anni passati, quando uccisioni o malattie devastavano le famiglie, lasciandone altre intere. Era una antica forma di giustizia”.
Grazie agli amici dell’Ufficio di Giustizia Riparativa per questo dono.
La giustizia riparativa. Formati, parole e metodi
Con la prefazione di Francesco Palazzo
a cura di Giovanni Angelo Lodigiani – Grazia Mannozzi
Editore Giappichelli
Anno 2017
Pagine 410
Ho assistito alla presentazione di questo manuale giuridico a Trento, durante il Congresso Internazionale sulla Giustizia Riparativa organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza il 20 21 gennaio. Credo si tratti di una lettura utile per gli operatori giuridici che intendano approcciarsi al tema e una lettura doverosa per chi come me coniuga la pratica della Mediazione con la incessante riflessione critica sulla necessità di preservare l’autonomia culturale, giuridica ed operativa della giustizia riparativa, affinché non rischi di essere ridotta ad una mera tecnica.
Prima i Bambini
Il principio dei best interests of the child nella prospettiva costituzionale
a cura di Elisabetta Lamarque
Editore Franco Angeli
Anno 2016
Pagine 150
Fine pena: ora
a cura di Elvio Fassone
Editore Sellerio editore Palermo
Anno 2015
Pagine 224
Questa lettura mi è stata consigliata da una cara collega di studio. Si tratta di una corrispondenza durata ventisei anni tra Salvatore, un ergastolano condannato per reati di associazione mafiosa ed il suo giudice. E’ un’opera che interroga su come sia possibile conciliare le istanze di sicurezza sociale con il dettato costituzionale del valore riabilitativo della pena.
Il libro dell’Incontro
Vittime e responsabili della lotta armata a confronto
a cura di G. Bertagna, A. Ceretti, C. Mazzucato
Editore Il Saggiatore
Anno 2015
Pagine 466
Una esperienza di giustizia riparativa lunga sette anni in cui la memoria “pubblica” rivive attraverso il racconto e l’ascolto delle memorie “diverse e particolari” di alcuni ex appartenenti alla lotta armata degli anni di piombo e di vittime e familiari delle vittime alla ricerca di una ricomposizione possibile. Claudia Mazzucato, coautrice, tiene a precisare che il libro “non è la relazione di un successo. Molti dei parenti delle vittime non hanno voluto aderire al progetto, per motivi che sono più che comprensibili. Ma per coloro che hanno aderito al gruppo, l’esperienza è stata rivoluzionaria”. Buona lettura!
C’era una volta Noi
a cura di
Cristina Baraldi, Milena Brunetti, Patrizia Conti, Lucrezia Mollica, Paola Loddo, Laura Maria Pietrasanta, Carmen Poretti
Editore Mondadori Electra
Anno 2015
Pagine 142